Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Qual è la tua radio preferita?

Gestione dell’ansia, un caso reale

È normale sentirsi tesi in vista di un esame. Gestire l’ansia è importante soprattutto quando l’esame è pratico, perché se la prova è orale abbiamo più possibilità di cavarcela anche se non siamo preparati al meglio, mentre se dobbiamo fare qualcosa e non ne siamo capaci si vede subito. È naturale che ci voglia un po’ di esperienza prima di riuscirci con disinvoltura, ma chi chi esamina ne terrà conto?

Leo, che ringrazio per avermi permesso di condividere la sua storia, è una giovane donna che si prepara per l’esame pratico di guida. E chiede il mio aiuto perché le viene l’ansia al pensiero di affrontare le rotonde. Eh, le rotonde… capisco benissimo. Le chiedo come fa a sapere quando le viene l’ansia, cosa accade esattamente? La sua risposta è illuminante: “la sera prima della guida, mi immagino mentre mi dirigo verso la rotonda, ci sto per arrivare, so cosa devo fare, me lo dico e me lo ripeto ma non ci riesco, mi fermo mentre so che non dovrei farlo, insomma sbaglio tutto.” Domanda: sei consapevole che tutto questo accade solo nella tua mente, perché è ancora la sera prima e non è ancora successo niente? Visto che sei tu a creare i tuoi pensieri, hai mai pensato di creare un film con un finale in cui superi la prova alla grande? Risposta: “Certo, è che per superstizione non penso mai a come una situazione può andare benissimo, così sono già preparata se va malissimo.” E’ una strategia furba?

Capita anche a te di prepararti al peggio? E quante volte, invece, ti prepari al meglio?

Leo ha una vocina interna critica sempre attiva, le parla continuamente, a volume alto, le instilla il dubbio e la paura di non farcela. Questa vocina ce l’abbiamo tutti, a volte risuona come la voce di un genitore autoritario o di un insegnante severo, altre volte somiglia di più a una voce suadente, che ci rassicura sul fatto che non c’è bisogno di cimentarci e imparare cose nuove, possiamo rinunciare, stare dove stiamo e va bene lo stesso… sono le due facce della stessa medaglia, che ci tarpa e ci impedisce di evolvere. In realtà, Leo ha collezionato una serie di successi, ma la sua vocina ora le propone il probabile fallimento, e lei sembra essersi dimenticata di tutte le volte che ce l’ha fatta.

A Leo piace la musica, ascolta spesso la radio. Allora le chiedo se è lei a scegliere la stazione radio: “certo!” Ma guarda un po’… e cosa fai quando senti un’interferenza da parte di una radio che non ti piace? “Cambio!” Interessante… abbiamo giocato sulle due stazioni radio, quella che interferisce e quella preferita. Prima abbiamo immaginato la colonna sonora, il tono di voce e i contenuti della prima, esagerandola e rendendola ridicola. Poi abbiamo creato una fantastica playlist per la seconda, associando le sue canzoni preferite con tanti stati d’animo diversi, tutti positivi e incoraggianti.

I nostri pensieri creano la nostra realtà. Quindi vale la pena sceglierli bene, ti pare? Sarebbe bello dipingerli di mille colori, e come un pittore amalgamarli sulla tavolozza per creare splendide sfumature nella nostra realtà. Conosciamo tutti persone che si limitano a pochi colori e ancora meno sfumature, ma anche persone che vivono una realtà ricca e sfaccettata, si muovono a loro agio nelle varie sfumature, sono brillanti e sanno sempre dire o fare la cosa giusta al momento giusto.

Dopo aver creato la colonna sonora, abbiamo montato il film in una visualizzazione.

Ciak, si gira. Affronti l’esame di guida con quel misto di timore ed eccitazione che abbiamo provato mille volte davanti a una sfida. Le mani impugnano decise il volante, ti meravigli di fronte al potere dell’evoluzione, perché stai facendo qualcosa che solo qualche mese fa non sapevi fare, poi la voce dell’istruttore dice “prego, può andare”. Senti il tuo cuore che batte, sei proprio tu, sei lì, tra poco avrai conquistato un altro tassello della vita adulta, sai bene cosa fare, piano piano farai esperienza… e così come le prime volte che hai camminato non eri salda sulle tue gambe come sei oggi, anche in questo caso puoi darti il tempo di diventare esperta, perché noi apprendiamo in modo naturale. Arrivi al primo incrocio, sai cosa fare e lo fai… la tua radio preferita dice “BRAVA!” Poi arriva la famigerata rotonda: c’è un’interferenza, entra la vocina che dice “eccola, è toccata proprio a te, ora sbaglierai tutto e ti bocceranno”. Ma tu puoi scegliere! E sali in cabina di regia, smanetti col mixer e la rendi ridicola, diventa la voce di un personaggio che ti fa ridere, e cominci a sorridere tra te e te… come si può avere paura di una cosa che ci fa ridere? Con fluidità, entri ed esci dalla rotonda, con una tale naturalezza che dici al tuo istruttore “ne voglio un’altra, subito, dov’è un’altra rotonda?” Lui si volta, sbigottito, e ti risponde “Signorina, veramente l’esame è  finito, l’ha superato con pieni voti”, ma tu non vuoi più scendere…

Ora tocca a te!

Hai una situazione che ti fa venire l’ansia? Evitando di giudicare, perché queste situazioni capitano a tutti, semplicemente osserva:

  • Quando inizia esattamente? Cioè, cosa succede in un preciso momento, per cui il momento prima stavi benissimo e il momento dopo non più?
  • E cosa succede subito dopo?
  • E poi, cosa succede?
  • Accade tutto nella tua mente o anche nella realtà?
  • Cosa fai per gestire l’ansia?
  • Quali risultati ottieni?

Cosa hai notato di interessante?

CRESCITA SENZA CONFINI
Restiamo in contatto

© 2023 Daniela Antongiovanni | Crescita Senza Confini – Tutti i diritti riservati – Privacy Policy – website by designplatform